team: giuseppe parisi, aidna (antonio balsamo, lorenzo de rosa, salvatore scandurra, antonio verde), spi
visualisation: francesco naimoli, riccardo de vincenzo
prize: 5th
naples, italy
2019
Napoli, costruita cavando il tufo su cui poggia, fonda il proprio senso dello strato poroso che l?ha costituita. Vive del colloquio tra suolo e sottosuolo. Appartiene al dominio del sole e delle tenebre: entrambi subisce, entrambi esprime e da entrambi trae forza. Cava-madre della propria materia e grande corpo cavo, ha moltiplicato e ordinato il naturale intrico di cupe, cavoni, cunicoli, camminamenti, antri a cui si adegua la coesione del tufo. Si è fatta conformando, sostenendo, costruendo la propria fondazione. Nello spessore del suo strato poroso si è configurata una città che della città solare contraddice cesure e impedimenti e che si nega dove l?altra cede; ma che dell?altra, più che il negativo, è la potente matrice. Cava-madre e terribile inghiottitrice, le strade vi spariscono imprevedibilmente nel fianco delle colline.
Francesco Venezia, Sottosuolo napoletano: rilievo critico
Su quel fiume perdevi l'orientamento come in un deserto e incappavi per giornate intere nei bassifondi, alla ricerca del canale, finché non arrivavi a crederti stregato e tagliato fuori da tutto ciò che un tempo avevi conosciuto - da qualche parte - molto lontano - forse in un'altra esistenza. C'erano momenti in cui ti tornava in mente il passato, come succede a volte quando non hai un attimo libero da dedicare a te stesso; ma assumeva la forma di un sogno irrequieto e rumoroso, ricordato con stupore tra le realtà soffocanti di quello strano mondo di piante e acqua e silenzio. Ma questa immobilità non assomigliava per niente alla pace. Era l'immobilità di una forza spietata che stava rimuginando un impenetrabile progetto.
Joseph Conrad, Cuore di tenebra
Mi fece pensare alla Legge delle Rovine. Spiegai che Alfred Speer avrebbe voluto costruire delle strutture che si disfacessero in maniera gloriosa, solenne, come rovine romane. Niente ammassi rugginosi né rozzi casermoni d'acciaio. Sapeva che Hitler sarebbe stato favorevole a tutto ciò che potesse lasciare senza parole i posteri. Quindi aveva fatto costruzioni con materiali speciali, che le consentissero di sgretolarsi in maniera romantica, un progetto a base di mura cadute, mezze colonne avvolte nel glicine. La rovina è già inclusa nella creazione, spiegai, che dimostrava l'esistenza di una certa nostalgia dietro il principio di potere, oppure una tenenza a programmare in anticipo la malinconia delle generazioni future.
Lui replicò: - Io non credo nella nostalgia di nessuno all'infuori della mia. La nostalgia è prodotto di insoddisfazione e rabbia. È un regolamento di conti tra il presente e il passato. Più forte è, più vicini si arriva alla violenza. La guerra è la forma assunta dalla nostalgia quando gli uomini sono forzati a dire qualcosa di bene del proprio paese.
Don De Lillo, Rumore bianco
Il napoletano vive nella psicologia del miracolo, sempre nell'attesa di un fatto straordinario tale da mutare di punto in bianco la situazione. L'aspetto ambiguo dell'umanità del napoletano con la sua antitesi di miseria e commedia, di vita e teatro. Le due Napoli, una la montatura e l'altra quella vera. La Napoli bagnata dal mare e quella dove il mare non arriva, il Vesuvio e il contro-Vesuvio.
Raffaele La Capria, Ferito a morte
A che serve imparare a leggere, quando l'odore della carne si sente lontano un miglio?
Michail Bulgakov, Cuore di cane
L'antichità può essere vista soltanto attraverso la lente della modernità. L'immagine che traversa la lente per giungere ai nostri sensi è stata manipolata dalla nostra scelta del fuoco e della luce.
Eric Havelock, La musa impara a scrivere
E quando dico che "brucia la lingua", indento dire che brucia l'immaginazione.
Salvador Dalì, I cornuti della vecchia arte moderna