team: giuseppe parisi, giuseppe chiariello
collaborators: margherita di micco
visualisation: giuseppe parisi, angela d'alessio
model: giuseppe parisi
pomigliano d'arco, italy
prize: first prize
2022
Bisogna avvicinarsi al concetto di "grande composizione" o a quello di "arte monumentale" proposto come una sorta di traslato di Wassili Kandinski. La grande composizione (al fine della sua evidenza) esige una simultanea presenza di "intraducibili" e di "già-dati" insieme con elementi propri del soggetto che progetta l'architettura che usa il proprio linguaggio in una grande operazione poetica.
Gianugo Polesello, Relazione al progetto Napoli-municipio-marittima
La serie di colonne rimanda a quella selva oscura in cui tutti ci troviamo a "mezzo del cammin di nostra vita", la quale a sua volta, se sul piano letterario e simbolico è, attraverso l'opera di Dante Alighieri, cultura popolare e universale è anche, nello stesso tempo, esperienza percettiva comune (se non quotidiana eccetto i boscaioli) appunto perchè eccezionale e viva in noi dai ricordi diretti della nostra infanzia come condizione tipica di disorientamento, terrore, angoscia e indecifrabilità.
Luciano Semerani, Fiducia nella retorica
In un solo segno è contratto il dolorante ricordo di un evento che rende retorico ogni commento.
Manfredo Tafuri, Storia dell'architettura italiana
"Confine sembra indicare la "linea" lungo la quale due domini si toccano: cum-finis. Il confine distingue, perciò, accumunando; stabilisce una distinzione determinando una ad-finitas.
Massimo Cacciari, Nomi di luogo: confine